Tenebre e Ossa — Alina Starkov: Orfana, prescelta o guerriera?

 



Titolo: Tenebre e Ossa
Autrice: Leigh Bardugo 
Trama: Si torna nel Grishaverse, o meglio, l'avventura è da qui che parte. Tenebre e Ossa (titolo italiano di Shadow and Bone) è il primo della trilogia che precede l'attuale duologia di Sei di Corvi e Il Regno Corrotto. Protagonista di queste avventure è Alina Starkov che, ben presto, si ritrova davanti ad una realtà tutta nuova per lei: Non è semplicemente un'orfana ma, a quanto pare, il suo destino ha in serbo per lei qualcosa di molto più grande.
Prezzo: € 17,90
Casa Editrice: Mondadori
Data di uscita: 3 Novembre 2020 

Traduzione di Roberta Verde





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"And there is nothing wrong with being a lizard either. Unless you were born to be a hawk."

Quanti di voi non vedevano l'ora di tornare nell'universo dedicato ai Grisha?
Parlare di un vero e proprio ritorno, me ne rendo conto, è sotto un certo punto di vista, non propriamente corretto, in quanto, Tenebre e Ossa è, non solo il primo di una trilogia dedicata appunto ad Alina ma, in linea temporale, è il primo libro dedicato al Grishaverse.

Tenebre e Ossa era stato infatti già precedentemente tradotto, tuttavia, non aveva avuto un buon seguito -non quanto i più conosciuti Sei di Corvi e Il Regno Corrotto
A tal proposito, se avete già letto questa duologia (che ben presto potrebbe diventare una trilogia) non avrete difficoltà a comprendere di cosa parliamo, se non lo avete ancora fatto, invece, non preoccupatevi perché, prima di avventurarci in questa recensione, faremo un piccolissimo passo indietro ed una piccola chiarezza a coloro che, non essendosi ancora addentrati in questo universo, avranno nella loro mente una domanda più che lecita: Chi -o cosa- sono i Grisha? 

Loro si definiscono Dominatori della piccola Scienza ed hanno una precisa e particolare suddivisione in base al loro potere ed alle loro capacità. 
È questo è molto importante. Sebbene possiedono dei poteri, infatti, non si riconosco in alcun modo in quella categoria che potremmo più comunemente chiamare "stregoneria"

«Sapete chi siamo noi?» chiese. Aveva i capelli di un colore grigio acciaio. Il viso era segnato dalle rughe, ma bello.
«Siete streghe!» rispose d'impulso Mal.
«Streghe? È questo che insegnate nella vostra scuola? Bugie e superstizioni?» [...] «Pratichiamo la Piccola Scienza.» 

L'autrice, inoltre, ci svela un'ulteriore curiosità che, ai più interessati ed appassionati, farà sicuramente piacere scoprire. 
Grisha è infatti il diminutivo russo per Gregory, un termine che deriva dal Gregorio biblico e che erano, perlopiù, Custodi, Guardiani o Vigilanti. 


Chiusa questa piccola parentesi, torniamo ora alla protagonista indiscussa di questo libro, una ragazza che ha diviso le opinioni di molti e che, senza mezze misure è tanto odiata quanto amata: Alina Starkov. 

Ma chi è Alina? E per quale motivo il suo personaggio ha creato così tanto contrasto? E soprattutto, cos'ha di diverso rispetto ad altri personaggi? Cosa fa di lei la protagonista? 
Un passo per volta cercherò di rispondere a quante più domande sperando, ovviamente, di non annoiarvi. 

Alina as orphan

Partiamo con quella che è, forse, la principale domanda. Chi è Alina? Alina è, prima di tutto, una giovane e sfortunata bambina che ha perso i suoi genitori. Questo è forse il primo passo verso quello che sarà il suo futuro ed il suo destino. Viene dunque portata e cresciuta nella tenuta del duca, come molti altri orfani e come le vedove di guerra. Ed è proprio qui che conosce e stringe amicizia con Mal -un personaggio che, vedrete, sarà più disprezzato di Alina avrà un ruolo che, ai fini della trama e della storia, andrà oltre una semplice amicizia. 

Alina as Grisha

Il libro ci fa capire che, ogni bambino, viene quanto prima esaminato per vedere se si tratti o meno di un Grisha. Questo, sebbene accada con Alina, risulta una sorta di problema in quanto, a distanza di anni, Alina mostra di avere enormi capacità, ma come può ora imparare cose che si imparano da bambini? Come può seguire ora un percorso che ogni Grisha ha intrapreso quando era ben più giovane di lei? 

Alina as soldier 

Ed è qui che arriviamo alla domanda finale: Cosa fa di Alina una protagonista? Non è certo il primo caso di personaggio che scopre, improvvisamente, di avere capacità particolari. 
Basti pensare al più popolare Harry Potter -orfano anche lui, che all'età di undici anni scopre di essere un mago. 
La situazione non è poi così differente pensando ad Alina, per certi versi possiamo identificare anche lei come una sorta di Chosen One, cosa che va a creare un contrasto piuttosto netto con la semplice definizione di orfana con cui l'avevamo inizialmente conosciuta. 
Immediatamente comprendiamo, anche dal punto di vista degli altri personaggi, che Alina assume una figura piuttosto importante ed essenziale, paragonata quasi ad un santo. 
Abbiamo dunque un Alina orfana, che non sa nulla del suo passato e che scopre, per puro caso, di essere una Grisha. L'averlo scoperto per puro caso, ovviamente, comporta delle difficoltà nell'utilizzo dei suoi poteri, e come può, dunque, una ragazzina che ha appena scoperto di avere dei poteri essere una figura tanto importante per gli altri? Un peso non indifferente che grava sicuramente sulle sue spalle già piuttosto graciline. E non è forse un po' ovvio che Alina finisca con il non sentirsi all'altezza di una simile aspettativa? 

E credo sia stato proprio questo non sentirsi all'altezza ad aver creato un alone di disprezzo nei suoi confronti da parte di molti. Un comportamento che, generalmente, da un personaggio che veste i panni di protagonista potrebbe non giocare particolarmente a favore. 
Basti vedere come, personaggi con un carattere un po' più sicuro di sé, sono contrariamente tra i più apprezzati. (Vedi ad esempio Kaz o Inej, per restare in tema Grishaverse).

Ora, comprendo che personaggi come Alina possano influenzare un po' la lettura, soprattutto se in casi come questo la storia è narrata interamente dal punto di vista di quel personaggio ed in prima persona, ma fossi in voi cercherei di non farmi influenzare troppo. 
Forse c'è un po' di Alina in tutti noi e, chi lo sa, magari potrebbe donarci anche qualche piccolo insegnamento. 

Personalmente, sebbene io abbia amato maggiormente Sei di Corvi e Il Regno Corrotto, ho letto questo primo della trilogia con molto interesse, soprattutto perché, in fin dei conti, la storia prende una piega che si può definire interessante e, se questa prima visione su Alina non vi ha lasciati particolarmente entusiasti, potete star tranquilli del fatto che ben presto arriveranno altri personaggi a darle manforte e a rendere questa lettura degna di nota. 

Io ringrazio la Mondadori che mi ha omaggiata, seppur con una copia digitale, del libro, permettendomi, insieme ad altri blog, di portarvi questa recensione che ho voluto proporvi in una maniera un po' diversa dal solito e che spero sia stata di vostro gradimento. 
Ringrazio soprattutto Francesca, ideatrice di questo piccolo ma grande progetto. 
Vi lascio qui di seguito i link dei loro blog, nel caso vogliate fare un salto e leggere, nei prossimi giorni, le loro recensioni.



> Francesca: abookshadow.blogspot.com 
> Lucrezia: luisreadingbooks.wordpress.com
> Giulia&Ophelia: everyfandomhasastory.blogspot.com

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