Le Avventure di Mas — Un'avventura dentro se stessi


Titolo: Le avventure di Mas 
Autore: Francesco G. Infuso 
Trama: Mas è un giovane ragazzo il cui unico problema è quello di avere un maggiore numero di personalità. Un problema che per qualcuno potrebbe non essere tale ma che, per il nostro protagonista e per i suoi genitori, diveniva un segreto da custodire gelosamente, intimoriti dal giudizio degli altri abitanti. La storia ha inizio dal salvataggio di uno gnomo che, per sdebitarsi, fa al nostro protagonista un grande dono: Un dono che lo porterà a fare un viaggio alla scoperta di se stesso.
Pagine: 326
Prezzo: € 17,50
Casa Editrice: Albatros Il Filo





"Ma se mi concedete il tempo necessario, vi mostrerò in modo inequivocabile che, nel mondo del fantastico, la normalità è l'anomalia e l'assurdo è la normalità."

Ho scelto questa citazione non a caso, in quanto vi ho visto, da parte dell'autore, una sorta di "invito" ad entrare. Come se questo libro fosse una sorta di porta e, il contenuto, una parte di sé. 
Una metafora che coglie a pieno, inoltre, la trama del libro.
Non ho potuto non notare, soprattutto nei primi capitoli, una sorta di impatto quasi fiabesco, sebbene sia stata più che probabilmente solo una mia sensazione: Trovo che l'autore abbia una penna molto delicata nel narrare le vicende del protagonista di questa storia, tanto da intrattenere il lettore in maniera piuttosto piacevole.
Ci sono dei punti della storia, come quello da me riportato, in cui l'autore si rivolge direttamente al lettore, ed è quasi come se sia lui in prima persona a narrare la storia, e non il lettore a leggerla.
E non è quello che accade forse in ogni storia? Vero, ma la percezione che ho avuto, in questo particolare caso, è stato diverso. Mi rendo conto che è forse difficile da comprendere, ma questa scelta di rivolgersi al lettore non l'ho trovata assolutamente fuori luogo, al contrario, è stata molto apprezzata, una nota più che positiva. 

Tornando al libro: È un viaggio alla scoperta di sé. 
Il protagonista, infatti, intraprende un vero e proprio viaggio all'interno della sua anima, cosa che mi ha molto ricordato Inside Out, (ed ho avuto anche la strana sensazione che l'autore si sia lasciato ispirare anche da Dante -complice forse il fatto che il protagonista, proprio come il più noto Dante, abbia in qualche modo perso se stesso).
E, se nel noto cartone abbiamo personaggi come Rabbia, Gioia o Tristezza, qui troviamo varie figure che rappresentano lati della caratterizzazione del nostro personaggio: Come il Guerriero o lo Studioso. O la dolce e bella Speranza


Ed in chi, se non in Paura, potremmo riconoscere la figura del cattivo? 
Un cattivo che, per l'ambientazione, è più che perfetto ed è, inoltre, un personaggio ben strutturato.
Paura, ovviamente, non agisce da solo, ma è affiancato da altre figure chiamate Neg e dalle tre fiere, che scoprirete man mano che proseguirete la vostra lettura. Non voglio darvi narrarvi troppo, perché trovo che sia più bello scoprirlo da sé.




"Oscura presenza che si faceva man mano più ingombrante."


 Per quale ragione ho trovato perfetta la raffigurazione di Paura come cattivo?
Non è forse la stessa paura che a volte ci blocca da determinate situazioni e da opportunità che potrebbero rivelarsi buone? La paura di sbagliare, la paura di perdere un amico, la paura di non essere abbastanza. 

La storia prende, man mano che la si legge, una piega che non posso non definire interessante. Dopotutto, quello di Mas, è un viaggio all'interno della sua anima, e di conseguenza, all'interno di se stesso.
Non posso andare oltre, o rischierei di fare spoiler e rovinarvi questa lettura, ma sappiate che mi ha un po' fatto riflettere.


Piccolissima nota negativa: La storia è indubbiamente interessante, tuttavia, in alcuni punti, l'ho trovata forse un po' troppo lenta, anche se comprendo la scelta, da parte dell'autore, di voler raccontare la storia a 360 gradi. Non posso non dire, però, che ho a volte fatto fatica ad andare avanti ma, nonostante questo, sono felice di aver oltrepassato questi piccoli ostacoli perché, nel complesso, è stata una bella lettura. 

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